TRACCE DELLA GUERRA nel 70° anniversario del primo bombardamento degli alleati su Roma.

ROMA

ROMA Via Prenestina. Nodo ferroviario  e tratto della ferrovia Roma-Sulmona a Nord della via Prenestina nei pressi del mausoleo romano detto “il  Torrione”. Foto aerea proveniente da Archivio Militare Alleato tratta da : ilcoraggiodelleuropa.com ma privo  di referenza o fonte archivistica.

Nella mattina di lunedì 19 luglio 1943 un’imponente flotta aerea di 930 velivoli composta di 662 bombardieri scortati da 268 caccia Lightning che come scrive De Simone (nel suo documentassimo libro) “nell’intervallo tra le varie ondate scendono a bassa quota e mitragliano soprattutto i grandi slarghi come i piazzali della Verano, Largo Preneste, piazzale Prenestino” giunge sui cieli di Roma.  In sei ondate 362 Bombardieri pesanti composti da formazioni di quattro gruppi di B-17 e cinque di B-24 colpiscono i quartieri del Nomentano, Tiburtino, Pigneto, Prenestino – Casilino, Tuscolano; mentre formazioni di bombardieri medi tipo 146 B-26 Marauder e 154 B-25 Mitchell sganciano bombe sugli obiettivi militari dello scalo ferroviario salario e l’aereoporto del Littorio (oggi dell’Urbe) e su quello di Ciampino sulla via Appia. Le conseguenze di questo primo bombardamento preludio del successivo del 13 agosto e delle innumerevoli altre incursioni aree protrattesi fino ai primi giorni del giugno 1944 provocarono in totale circa 3.000 morti e 11.000 feriti, di cui 1.500 morti e 4.000 feriti nel solo quartiere di San Lorenzo (il più colpito con 1674 vittime accertate). Altre fonti discordanti elencano cifre approssimative intorno ai 6000 feriti, 10.000 case distrutte e 40.000 cittadini senza tetto, ma i numeri reali non sono mai stati appurati. Di molte persone dilaniate dalle esplosioni non si rinvenne mai traccia; altre rimasero sotto i detriti o furono seppellite in grande fretta per il pericolo di contagi.  Si è calcolato che nel solo bombardamento del 19 luglio, sulla città di Roma e nei quartieri periferici furono sganciate 4000 bombe per un totale esplosivo di circa 1.060 tonnellate. Al termine del bombardamento Papa Pio XII si recò a visitare le zone colpite, benedicendo le vittime sul Piazzale del Verano. Questa incursione aerea per quanto comunemente nota  come “bombardamento di S. Lorenzo”(un importante quartiere operaio di tradizione Comunista, dove ebbe importanti effetti di guerra psicologica e di forte contestazione e destabilizzazione del regime)  interessò in realtà ampie zone della metropoli.

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Solo lungo la via Casilina fino a un decennio fa erano, infatti, ancora possibile vedere nel tessuto urbano della città le tracce residue della guerra e delle sue rovine. Case danneggiate o residui di esse erano visibili a Centocelle in prossimità della stazione ferroviaria, a Torpignattara, al Mandrione, presso i Villini dei Ferrovieri o al Pigneto fra Ponte Casilino e la Circonvallazione Casilina. In quest’ultima località in corrispondenza delle due grandi arcate dell’acquedotto Felice che permettono il passaggio dell’anello ferroviario è ancora ben visibile la traccia di una raffica di mitragliera. Un altro esempio che a quanto sembra è rimasto fino a oggi inedito e che qui presento come documento storico dell’incursione aerea del 1943, prima che vada perduto nel giro di qualche anno, è dato da evidenti fori di proiettili presenti in gran numero sull’intonaco dello stabile di Via Prenestina n. 80, proprio di fronte al deposito tramviario dell’Atac terribilmente devastato dalle bombe di settant’anni fa  su cui è appena uscita un’apposita pubblicazione.

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Bibliografia essenziale:

De Simone C., Venti angeli sopra Roma. I bombardamenti aerei sulla Città Eterna -19 luglio 1943 e 13 agosto 1943, Mursia Editore, Milano 1993. ISBN 8842514500 .

Carli M., Gentiloni Silveri U., Bombardare Roma. Gli Alleati e la «Città aperta» (1940-1944), Il Mulino, Bologna 2007. ISBN 9788815115461 .

Angioini M.L., Spositi A., Il bombardamento di San Lorenzo. 19 luglio 1943, Comune di Roma Municipio III, Roma 2003.

Lussana F., Motti L., La memoria della politica, Esperienze e autorappresentazione nel racconto di uomini e donne, Ediesse, Roma, settembre 2007. ISBN: 8823011337 .

Mariani G., Pio XII e la difesa di Roma, I rapporti Santa Sede – Italia dall’inverno 1942 – 1943 all’autunno 1943, novembre 2008.

Naso G. L. (a cura di), Memorie di guerra. I bombardamenti del ‘43 a Porta Maggiore, Portonaccio e delle officine di Prenestina, edizione Atac in collaborazione con l’Archivio Storico Capitolino, Roma luglio 2013.

Sul bombardamento del 31 marzo 1944  all’aereoporto Francesco Baracca di Centocelle segnalo: http://fortezza–bastiani.blogspot.com/2012/10/cinecitta-cecafumo-centocelle-e.html

Per saperne di più:

http://www.atac.roma.it/files/doc.asp?r=2474

http://ilcoraggiodelleuropa.com/l-archivio/foto/

http://it.wikipedia.org/wiki/Bombardamento_di_Roma

http://www.vivisanlorenzo.it/bombardamenti_del_19_luglio_1943_a_san_lorenzo.htm

http://marioavagliano.blogspot.it/2011/07/memoria-del-bombardamento-del-19-luglio.html

http://www.anvvf.com/roma/pages/memoria-storica/sede-centrale/la-guerra/il-bombardamento-di-san-lorenzo-1943.php

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