Questo Blog è stato creato con l’intento di far conoscere e divulgare non solo i miei studi, ricerche o pubblicazioni sulla storia locale, ma anche per estendere a quanti possibile le mie deboli conoscenze e perchè no, talvolta anche i miei dubbi, i miei affanni ed i momenti di stato emotivo. Un modo per cercare di aprire un pò più gli occhi sulle nostre microstorie e le piccole vicende locali che sono le nostre profonde radici (che le vogliamo vedere o meno). Molti notano l’incuria in cui versa il Patrimonio storico culturale Mondiale o il degrado del Monumento arcinoto, ormai pubblicato in mille modi sulla carta stampata. A noi basta guardare invece “alla minutaglia” che spesso sparisce sotto gli occhi di tutti; al piccolo caseggiato, al portale che non c’è più, al rudere abbattuto e scomparso dal giorno alla notte seguente… Perchè ognuno di essi è anche la nostra memoria che spesso permettiamo agli altri di cancellare. Rammentarli o almeno lasciarne nota, ci rende ancora un poco umani, consapevoli di essere ancora vivi e parte di qualcosa molto più grande di noi.
Buona Lettura!!
Ricordo che quanto contenuto in questo Blog può essere liberamente utilizzato per il solo uso privato o di studio e comunque per fini non commerciali. In caso di ulteriore divulgazione dei miei studi e pubblicazioni si prega espressamente di citare sempre per esteso la fonte completa e il nome dell’Autore. Qualsiasi richiesta scritta (anche di collaborazione), in special modo se inviata autografa e per posta ordinaria, è sempre bene accetta!
Per ragioni di spazio gratuito limitato e già raggiunto, potete continuare a seguirmi nel proseguo naturale all’indirizzo https://vannozzistefano.wordpress.com/ attivo dall’agosto del 2015.
Formalità
Per ulteriori contatti ed informazioni scrivere all’indirizzo info@stefanovannozzi.it
Grazie, Stefano, e complimenti per l’ottimo reportage sui lavori al Convento.
Un intervento che ti onora e che onora la tua passione per la memoria storica e le cose belle, alle quali purtroppo non si presta molta attenzione. O, viceversa, quando se ne presta, lo si fa in termini molto discutibili.
Spero che la tua denuncia trovi eco tra i committenti e i responsabili dei lavori in corso, con ripercussioni positive nel prosieguo per salvare il salvabile. Auspico uno scatto di orgoglio e la presa di coscienza della cittadinanza cercese tutta, e molisana in genere.
Un caro saluto
Giovanni Mascia